Carissimi fratelli,
nella quarta domenica del avvento il Vangelo ci porta al momento più bello della storia umana e divina. L’intervista dell’angelo Gabrielle e la Madonna ci riportano alla nostra infanzia, quando nei giorni del Natale i nostri genitori ci ricordavano ciò che fu accaduto a Nazareth. Oggi lo stesso passaggio ci fa pensare nella risposta di Maria e del suo impatto nella salvezza del mondo.
Quella ragazza d’appena quattordici anni dimostra che era veramente piena di grazie. Alla proposta dell’angelo risponde con prontezza e soprattutto generosità. “Si faccia in me secondo la tua parola”, così come anni più tardi suo figlio direbbe “Sia fatta la tua volontà” mentre pregava nell’orto degli ulivi. Perché glielo aveva insegnato la Madre, perché tutti dobbiamo sapere che quello è lo scopo della nostra esistenza. La nostra felicità, la felicità di tutti in questa vita e in quella del al di là, dipende del compimento della volontà di Dio.
Purtroppo molti preferiscono compiere la propria volontà. Non vogliono rendersi conto che la volontà umana è imperfetta, perché siamo peccatori. Una volontà tante volte capricciosa e cambiante, mozza quasi sempre per l’egoismo. Ma ci sembra d’avere ragione, ci pare che la nostra strada è più bella, più feconda.
E’ vero che Dio non risparmiò la Croce neanche a suo proprio Figlio. La volontà di Dio include la Croce perché è parte della vita. Si sbaglia chi pensa che facendo la propria volontà potrà eludere i problemi e le sofferenze. La Croce è dolorosa me ci portò la salvezza. Le croci quotidiane sono anche necessarie per la santificazione, per la fecondità, così come per seminare è necessario lavorare la terra.
Maria e anche Gesù ci hanno mostrato la strada giusta, quella che porta gioia e pace a tutti. Non possiamo pretendere di fare altrimenti. L’amore sincero include il sacrificio e le rinunce, perché attraverso tutto ciò si opera la redenzione.
Fino al Cielo.
P. César Piechestein
ilpreteditutti
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