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sábado, 13 de agosto de 2011

Tutti insieme nella Croce della Giuventú alla GMG.

È conosciuta come la "Croce dell´Anno Santo", la "Croce del Giubileo", la "Croce della GMG", la "Croce pellegrina"; molti la chiamano la "Croce dei giovani", perché è stata consegnata ai giovani perché la portassero per tutto il mondo, in ogni luogo ed in ogni tempo.

Questa è la sua storia:

Era il 1984, Anno Santo della Redenzione, quando Papa Giovanni Paolo II decise che bisognava porre una croce - come simbolo di fede - vicino all´altare maggiore della Basilica di San Pietro, dove tutti potessero vederla. Così venne posta una croce di legno, alta 3,8 metri, esattamente come egli la desiderava.

Al termine dell´Anno Santo, dopo aver chiuso la Santa Porta, il Papa consegnò quella stessa croce alla gioventù del mondo, rappresentata dai giovani del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, a Roma. Queste furono le sue parole in tale occasione: "Cari giovani, alla chiusura dell´Anno Santo vi affido il segno di quest´Anno Giubilare: la Croce di Cristo! Portatela per il mondo come segno dell´amore del Signore Gesù nei confronti dell´umanità e annunciate a tutti che la salvezza e la redenzione esistono solo in Cristo morto e resuscitato" (Roma, 22 Aprile 1984).

I giovani accolsero il desiderio del Santo Padre. Portarono la croce al Centro San Lorenzo, che si è convertito nella sua abituale dimora durante i periodi in cui non è in pellegrinaggio per il mondo.

Nel 2003, alla fine della Messa delle Palme, Giovanni Paolo II volle regalare ai giovani una copia dell´icona di Maria Salus Populi Romani: "Alla delegazione che è venuta in Germania oggi lascio anche l´icona di Maria. D´ora in avanti, insieme alla Croce, quest´icona accompagnerà le Giornate Mondiali della Gioventù. Sarà il segno della presenza materna di Maria vicina ai giovani, chiamati, come l´apostolo san Giovanni, ad accoglierla nelle loro vite." (Angelus, XVIII Giornata Mondiale della Gioventù, 13 Aprile 2003). La versione originale dell´icona è custodita nella Basilica di Santa Maria la Maggiore a Roma.

Sono molte le testimonianze di persone che sono state profondamente toccate dall´incontro con la Croce: negli ultimi anni, queste testimonianze sono state ancor più numerose, o forse hanno ottenuto una maggiore diffusione grazie ad internet. Esse si possono trovare nel Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, dimora abituale della Croce, ma anche nelle riviste e nelle pubblicazioni dedicate alla GMG. Alcuni si domandano come due pezzi di legno possano avere un tal effetto nella vita di una persona; comunque, ovunque vada la Croce, la gente chiede che possa ritornare. In questa Croce si vede la presenza dell´amore di Dio. Attraverso questa Croce, molti giovani riescono a comprendere meglio la Resurrezione e alcuni trovano il coraggio per prendere decisioni riguardo le proprie vite.

sábado, 6 de agosto de 2011

Per pregare meglio - IMITAZIONE DI CRISTO, CLAUDE DE LA COLOMBIERE

O Signore,
purché la mia volontà
si conservi sempre retta
e fermamente unita a te,
fa’ di me come meglio ti piace,
poiché ciò che fai per me
non può essere che ottimo.
Se tu vuoi che io viva nelle tenebre,
sii benedetto;
se mi vuoi nella luce,
sii benedetto;
se vuoi invece che io soffra,
sii ugualmente benedetto in eterno...
Signore Gesù Cristo,
insegnami a dimenticarmi
dal momento che è l’unica via
per entrare nel tuo cuore.
Tu hai creato in me il desiderio
di amarti senza pensare a me stesso:
insegnami ora a fare questo.
Mi piacerebbe molto farlo
ma non posso se tu non mi illumini e assisti.
So bene che ti resisto
ma mi piacerebbe essere altrimenti;
dipende da te fare ogni cosa.
Signore,
se otterrò il cielo
sarà per opera tua,
e un grande onore per te.
Questa è l’unica ragione per me
per volerci arrivare.
Amen.

lunes, 1 de agosto de 2011

Tempo Ordinario, XVII Domenica - Fare vita il Vangelo

Carissimi fratelli,
essere mamma è una delle missioni più importanti e difficili. Grazie a Dio quasi tutte compiono il suo compito in maniera straordinaria. Tuttavia devo dire che ci esiste una differenza tra essere una brava mamma ed essere una mamma troppo brava. La brava mamma educa i figli facendogli imparare ad essere responsabili , mentre le mamme troppo brave fanno tutto loro (anche il letto dei figli) producendo purtroppo individui inutili.

Dio è un padre perfetto, anzi una mamma perfetta. Lui è bravo, bravissimo, ma mai troppo bravo. Il Vangelo della domenica ci insegna come sempre ci fa parte della sua opera, che non fa tutto da solo. Quando gli apostoli chiedono a Gesù d’inviare tutta la gente a casa, Lui chiede loro di fargli mangiare. Loro potevano fare qualcosa e tuttavia volevano far lavorare solo a Gesù. Erano convinti che era Lui chi doveva mandare via alla gente, affamata.

Il Maestro capisce subito ed approfitta l’opportunità per educare i suoi discepoli. Loro dovevano prendere anche parte della responsabilità e così lo fanno. Presentano al Signore cinque pane e due pesci, tutto ciò che avevano, la loro parte. Dopo con quella collaborazione Gesù fa il grande miracolo e moltiplica il cibo che basta e avanza per tutti.

Così è che Gesù ci educa. Lui ha fiducia in noi e come prova ci fa parte della sua opera salvatrice. Ogni uno di noi ha un compito da fare, una missione propria e originale. Possiamo vederlo sempre nella Bibbia, per la sua opera Dio sceglie uomini e donne che diventano i suoi strumenti. Oggi ci chiama a renderci conto di questo fatto, e ad assumere il nostro ruolo nella Chiesa e nel mondo.

Nella nostra Chiesa mancano tanti fratelli e tanti che ci stanno ancora non prendono parte attiva nella vita della comunità. Questo impoverisce delle parrocchie, rallenta la marcia della opera di Dio. Chi ama Gesù si mette a servirlo, come e dove vuole Lui. Apriamo il nostro cuore alla sua chiamata e il suo Regno sarà subito con noi.
Fino al Cielo.

P. Cèsar Piechestein
ilpreteditutti