Carissimi fratelli,
Chi semina sempre spera raccogliere, e mentre più grande sia la raccolta meglio. Nella parabola d'oggi il Signore ci spiega che è Dio il seminatore e il seme è la sua Parola, quindi la terra siamo noi. Non possiamo pensare di essere altri tipi di terra ma soltanto la buona, però anche quella buona ha prodotto frutto in diverse quantità: il trenta, il sessanta e il cento per uno.
Il vero problema è accontentarci con ciò che abbiamo prodotto. Non possiamo mai pensare che è abbastanza con ciò che amiamo Dio. Lui ogni giorno ci da prove abbondanti del suo amore e noi non possiamo fermarci soltanto a ricevere, senza amarlo in controcambio. Sicuramente mi direte che lo già lo amate ed sono convinto che è così, però sempre possiamo amarlo di più.
I santi sono stati quelli che non si sono accontentato mai, hanno cercato sempre di crescere nel amore, di migliorare sempre, di servire con una maggiore generosità, etc. Chi ama sa perfettamente che l'amore non conosce limite, non si ferma a calcolare, non misura ma si dona totalmente.
Oggi Gesù ci chiama a rendere dei frutti abbondanti. Sarà il nostro cuore e la sua grazia a muoverci, a non fermarci mai in questa strada verso la santità, verso l'amore perfetto. Sempre cercando di accontentare il nostro Seminatore.
Fino al Cielo.
P. Cèsar Piechestein
ilpreteditutti
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