Carissimi fratelli,
un mese fa mentre facevo il giro tra la parrocchia di Picinisco e una delle sue chiesette, ho trovato un anziano pastore con il suo gregge. Stava facendole attraversare un ponte molto stretto, dove soltanto potevano passare una a una. Ero meravigliato di vedere come al suo comando ogni pecora si avvicinava a attraversava, senza fretta tutte e in ordine.
Celebrare la domenica del Buon Pastore ci ricorda che siamo noi le pecore di questo Pastore. Non è possibile pensare in un pastore senza gregge, come è impossibile pensare nelle pecore senza un pastore. Sono elementi che vanno sempre insieme perché dipendono l’uno del’altro.
Quando preghiamo il salmo 22 diciamo “Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla”. Credo che questo è uno dei salmi più conosciuto. Ci da questa certezza, questa fiducia di che Gesù non ci farà mancare niente, che sta sempre attento alle nostre necessità. Però tante volte ci fermiamo soltanto nelle necessità di questa vita, quelle materiali e dimentichiamo la realtà spirituale dei pascoli che Cristo ci offre.
E’ Lui ad affermarlo quando dice “Io sono la porta: chi entra attraverso me sará salvo”. Quando deve spiegare ai suoi apostoli la dimensione specifica della sua missione di pastore sottolinea la sua volontà di salvare il gregge. Il nostro Buon Pastore ha sacrificato la sua vita per noi, per tutto il gregge, non per darci una vita abbondante qui ma nel Regno dei Cieli. Chi rimane solo nella idea del Bel Pastore che non ci farà mancare la salute o il lavoro, il benessere o una vita lunga, si sbaglia perché ha tolto la essenza della missione del Messia.
Il Buon Pastore spera la nostra comprensione e la nostra obbedienza . Solo le pecore docili riusciranno ad entrare per la porta giusta, così come solo quelle pecore obbedienti attraversavano quel ponte stretto a Picinisco. Oggi il Signore ci chiama ad essere docili alla sua volontà, a lasciarci guidare da Lui. Potremmo farlo soltanto se abbiamo messo in Lui tutta la nostra fiducia e soprattutto il nostro amore.
Fino al Cielo.
P. César Piechestein
ilpreteditutti
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