Carissimi fratelli,
non possiamo mai pensare che la risurrezione di Lazzaro fosse semplicemente un privilegio o favore speciale di Gesù a questa famiglia amica. E lo dico perché alcuni sono convinti di questa idea e poi quando sentono di non essere ascoltati dal Signore, quando Lui non risponde a ciò che li chiediamo, scattano i risentimenti e l’allontanamento della religione.
Dal’inizio del passaggio Gesù chiarisce qual è lo scopo della morte di Lazzaro: la gloria di Dio. Perciò Lui si ferma ancora due giorni dopo sapere che il suo amico era grave. La risurrezione di Lazzaro no era un favore del’amico, ma un segno del Messia che voleva suscitare la fede nei giudei. Ed è riuscito, tanto che poi i farisei voleva uccidere Lazzaro perché per il suo medio molti credevano in Gesù.
Ho trovato alcune volte persone che portano risentimenti contro Dio per la morte di alcuno loro cari. Certo che è grande il dolore davanti a una perdita così, ma è anche certo che la morte non c’era nel piano originale di Dio. La morte è conseguenza del peccato e purtroppo la dobbiamo subire tutti, prima o poi. Quello che ci deve preoccupare non è la morte ma la salvezza delle anime.
L’unico scopo di Dio è la nostra salvezza eterna. La prove della sua priorità è che Lui ha sacrificato suo unico figlio per salvarci. Non c’è niente più importante di questo. Ciò che Gesù voleva a Betania non era risuscitare Lazzaro, ma donare la fede a tutti quelli che erano lì. Non no possiamo fare diversamente. Tutto deve essere sotto questa priorità, la salvezza deve essere sempre la meta principale.
Oggi il Signore ci insegna a cercare la nostra salvezza. Siamo quasi alla fine della quaresima e dobbiamo approfittarne gli ultimi giorni. Mettiamo la salvezza come il nostro centrale obiettivo e sicuramente la troveremmo e aiuteremo ai nostri fratelli a trovarla anche.
Fino al Cielo.
P. César Piechestein
ilpreteditutti
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