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martes, 4 de enero de 2011

Una lettera che ci muove ...

Caro Padre Tommaso,
tanti auguri per il tuo onomastico! Stavo pensando ad una cosa divertente che mi è accaduta due anni fa, quando ho deciso di scriverti. Padre Martin Lucia ed io siamo andati insieme a fare un ritiro spirituale. Siccome ero raffreddato e avevo la tosse, Padre Martin mi consigliò di bere un cognac perchè mi aiutasse a dormire. Non avevo portato la mia sveglia ed ero preoccupato che se avessi preso il liquore non sarei stato capace di svegliarmi alle 3.00 per fare la mia ora santa con il Signore nel Santissimo Sacramento.

Padre Martin mi assicurò che Dio avrebbe trovato la maniera di svegliarmi, così ho bevuto il cognac. Pum! alle 3.00 ho sentito un forte colpo seguito da altri sulla porta della mia camera. Mi aspettavo di vedere Padre Martin aprendo la porta, mi sono stupito, invece, di vedere soltanto un cane. Questo cane era entrato in casa, aveva salito le scale e, messosi di spalle alla porta, l’aveva colpita con la coda fino a che mi sono alzato per aprirla. Al mattino seguente ho saputo che il cane non entrava mai in casa.

Sono seduto quì pensando tra me e me: se Dio può utilizzare un cane per portarmi alla mia ora santa, non potrebbe usarmi, caro Tommaso, per avvicinarti di più al Santissimo Sacramento? Vorrei continuare a scrivere sulla tastiera con la stessa forza con la quale il cane ha bussato alla mia porta, fino a che per Grazia di Dio comincerai a fare un’ora Santa al giorno e avrai l’Adorazione Perpetua nella tua parrocchia.

E solo questione di fede, fede che il Santissimo Sacramento è realmente la Persona di Gesù, quì con noi, in questo stesso luogo, in questo preciso momento! l’Apostolo Tommaso non ha creduto nella risurrezione di Cristo, “Se non vedo il segno dei chiodi nelle sue mani, se non tocco col dito il segno dei chiodi e se non tocco con mano il suo fianco, io non crederò.” (Giovanni 20,25)

Per questa ragione lo chiama “Tommaso l’incredulo”. Chi è oggi “Tommaso l’incredulo”? La gente crede nella Risurrezione, ma sà dove dimora il Signore Risorto? Oggi “Tommaso l’incredulo” è quello che non crede che il Santissimo Sacramento è Gesù, il nostro Salvatore Risorto, con tutto il potere della Sua Risurrezione che ci dà Grazie abbondanti soprattutto a quelli che si avvicinano alla Sua divina presenza.

Molti diranno che “sì” credono nella presenza reale. Ma la fede è molto più della sola approvazione intellettuale. Ciò che crediamo non può essere separato del nostro comportamento. Se crediamo che Gesù è presente nel Santissimo Sacramento, allora ci comportiamo secondo quello che crediamo. Andiamo da Lui, ci avviciniamo a Lui, corriamo da Lui. San Paolo dice “La fede è la garanzia di ciò che si spera; la prova delle realtà che non si vedono” (Ebrei 11,1)

Se potessi vedere Gesù nel Santissimo Sacramento, Tommaso, non saresti capace di riservare un’ora ogni giorno per restare con Lui? Se potessi vederLo come Lui realmente è, non avresti L’Adorazione Perpetua nella tua parrocchia? Il mondo intero verrebbe notte e giorno a vederLo ed a stare con Lui.

Immagina cosa succederebbe se Gesù si facesse visibile nel Santissimo Sacramento. Tutto il mondo vorrebbe prendere il primo aereo dalle Filippine per arrivare nella tua parrocchia. E non direbbe Gesù a ciascuno ciò che aveva detto all’Apostolo Tommaso “Perché mi hai visto hai creduto. Beati quelli che senza vedermi hanno creduto?” (Giovanni 20,29)

Nel Vangelo di oggi, Gesù appare a Tommaso perchè creda che Lui è Risorto. La più grande delle meraviglie del Suo amore non è la Sua apparizione; Gesù ti aspetta nel Santissimo Sacramento. Gesù ti vuole far venire da Lui per fede, per poterti chiamare “Beato” per tutta l’eternità.

Il suo amore è più del dire “Metti qui il dito e guarda le mani; accosta la mano e tocca il mio fianco. Non essere incredulo, ma credente!” (Giovanni 20,27)

Gesù nel Santissimo Sacramento è lo stesso che ha attraversato le porte chiuse e si è presentato in mezzo degli Apostoli dicendo “La pace sia con Voi”.

Quella è la pace che Gesù ci dona nelle ore sante. L’esperienza di questa pace è molto maggiore che se Gesù ti mostrasse le sue piaghe. Le piaghe non si vedono nel Santissimo Sacramento. Le Sue piaghe sono adesso la bellezza del Paradiso. Queste pieghe brillano più gloriosamente del sole. Quelle piaghe sono la fonte della Grazia.

Gesù vuole darti la pienezza della Sua Grazia, attraverso la fede. Perciò è molto meglio che non ti mostri le Sue piaghe visibilmente come all’Apostolo Tommaso, perché Lui vuole darti la Grazia invisibile di queste piaghe, con tutto il merito, tutta la gloria, la bellezza e l’amore di salvezza che da loro emana.

Con ogni ora Santa che fai, stai dicendo: Gesù “Signore mio e Dio mio” (Giovanni 20,28). E ogni volta Lui ti potrà dire: “Beato sei tu Tommaso, perchè senza vedere hai creduto”.

Tuo fratello nel Suo Amore Eucaristico
Mons. Pepe

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